Un match di carattere, concentrazione e talento quello vinto oggi da Fabio Fognini al secondo turno del torneo di Wimbledon 2017. L’italiano, dopo aver superato agevolmente Tursunov, spazza via in tre set anche Jiri Vesely, picchiatore ceco che si presentava sull’erba inglese al numero 48 del ranking mondiale. Un primo set tiratissimo e culminato in un tie-break dominato spiana la strada ad un azzurro che a tratti incanta, ma soprattutto è capace di difendere con tranquillità i propri turni di servizio e di sfruttare al meglio i cali dell’avversario, in evidente difficoltà in fase di manovra. 7-6, 6-4, 6-2 il risultato finale; al terzo turno Andy Murray.

Il match inizia su un campo 12 già abbastanza consumato, con le due righe di fondo praticamente sgombre d’erba, e con un Fabio subito costretto ai vantaggi da un paio di leggerezze: due servizi vincenti, comunque, sanciscono l’1-0. Situazione abbastanza tranquilla fino al quarto game, quando il nostro numero 1 è impossibilitato a sfruttare due palle break (entrambe annullate da servizio vincente di Vesely) ma si rende comunque pericoloso con variazioni e verticalizzazioni repentine. Sul servizio di Fognini non c’è storia, mentre il suo avversario sembra faticare davvero tanto quando parte lo scambio vero e proprio. Comunque, la partita scorre abbastanza rapida senza particolari sussulti: il cambio palle dopo il 4-3 aiuta – come se ce ne fosse bisogno – il ceco al servizio, con tre sassate che sostanzialmente non fanno neanche iniziare il game. Al contrario, nel nono gioco Fognini si trova sotto 0-30 dopo due errori, viene graziato dal dritto in campo aperto del suo avversario, ma è comunque costretto ad annullare una palla break grazie all’ace. Alla fine, ai vantaggi, arriva il 5-4. Da lì al primo tie-break della partita, il gioco è fatto. Il dritto in contropiede ed il vincente in cross regalano subito due mini-break al ligure, che tiene alto il livello del suo servizio, senza rischiare, fino a riuscire a chiudere il primo parziale per 7 punti a 3.

Servizi dominanti anche ad inizio secondo set, con un solo punto a testa in risposta nei primi quattro games. Nel quinto invece Fognini, dopo aver sbagliato abbastanza clamorosamente il passante che sarebbe valso lo 0-30, riesce a conquistare una palla break: Vesely la annulla ma poi è costretto a fronteggiare quattro parità consecutive. L’azzurro mostra evidenti segni di nervosismo e spreca un paio di punti importanti, permettendo all'altro di incasssare il 3-2 alla quinta occasione utile. Fognini comunque ritrova la calma per agganciare l’avversario nel parziale, ma il cannone ceco torna a colpire da fondo per fare subito 4-3. Il numero 48 della classifica ATP avrebbe anche l’occasione per costruire un break da 15-30, ma il suo rovescio in corridoio apre le porte al tris di vincenti di Fognini per il 4-4. Di contrappasso, due giocate da urlo di Fabio gli regalano la chance in risposta, impacchettata da un dritto in rete dello stesso Vesely. La prima delle due palle break va via col servizio vincente, la seconda invece si concretizza in uno smash scolastico clamorosamente tirato contro i tendoni dal ceco. Break incassato e seguito da un game di servizio tenuto a zero per Fabio Fognini, che mette il sigillo sul 6-4 del secondo parziale.

L’apertura del terzo set strizza ancora l’occhio all’Italia, con Fabio che parte subito forte in risposta: un gran passante lungolinea lo manda 30-40. Vesely rientra, ma il servizio non fa danni e permette a Fognini di manovrare, forzando due volte l’errore dell’avversario e portando subito a casa il break, cementato sul 2-0. Il ceco riprende a picchiare ma oramai l’ago della bilancia si muove nei games di servizio del nostro numero 1, letale nell’aprirsi il campo con il colpo d’approccio per poi punire di diritto. In quindici minuti, è 3-1. Games senza chance per il giocatore alla risposta quelli centrali, ma con un Fognini comunque vigile nel colpire non appena l’avversario concede qualche centimetro: sul 4-2, Vesely compie il suo suicidio sportivo tirando un dritto in corridoio ed un doppio fallo che taglia definitivamente le gambe al set regalando all'avversario il secondo break. Il game decisivo è una passerella per lo scintillante Fabio Fognini che chiude tenendo il servizio a zero per un 6-2 che lo proietta – verosimilmente – sul centrale per un terzo turno contro Andy Murray.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.