La giornata degli ottavi del Master 1000 di Cincinnati (Ohio) si apre con delle sconfitte pesanti. Su tutte quella della testa di serie numero 3, Rafael Nadal, che, accusando problemi al braccio, non riesce a dare il meglio di sè e viene battuto da Borna Coric; poi esce anche Stan Wawrinka, che, dopo aver faticato con Donaldson, non riesce a superare un buon Dimitrov; infine lo statunitense Johnson regola il francese Tsonga in due set.

La notizia è sicuramente l’uscita di scena di Nadal. Gli straordinari (doppio e singolo) fatti alle Olimpiadi hanno inciso sul fisico dello spagnolo che ne ha sicuramente risentito. Il braccio sinistro è dolorante, lo è stato per tutto il torneo, ma questa volta a Rafa non basta nemmeno la chiamata del medical time-out per rimettere in piedi una partita complicata. Coric, dopo aver battuto Kyrgios, è bravo ad approfittare del momento no del maiorchino lasciandogli appena quattro game nell’arco di tutto il match, durato settantadue minuti. Coric giocherà il suo primo quarto in un Master 1000 e sfiderà il vincente di Cilic-Berdych.



Grigor Dimitrov, invece, sta passando un periodo positivo, manna dal cielo per il giovane talento bulgaro, che ha da sempre dovuto combattere con il pesante paragone con Re Roger. Stilisticamente Grigor è ineccepibile, ma per arrivare alla vittoria non basta solo quello. Dopo Toronto, questi saranno i suoi secondi quarti consecutivi in un Master 1000, a dimostrazione del buon periodo di forma. Oggi Dimitrov ha avuto la meglio su un Wawrinka sicuramente non al top: troppi errori forzati ed un gioco troppo remissivo per i suoi standard. E’ bravo il bulgaro a vincere i punti decisivi, fanno infatti la differenza i due break concessi dall’elvetico, che invece non riesce mai a strappare il servizio. Un 6-4 6-4 lancia quindi Dimitrov in finale, lo attende l’americano Johnson che ha battuto Tsonga.

Uno Tsonga falloso esce sconfitto da un Johnson più intraprendente. Il numero 23 del ranking ATP con questa vittoria diventa il numero uno americano, superando in classifica il connazionale John Isner. Il francese, bisogna dire, spreca parecchio: non conquista nessuna delle sei palle break procurate, ne basta invece una su quattro allo statunitense per conquistare il primo set (decisivo il quarto gioco). Nel secondo si va al tiebreak, Tsonga ha la possibilità di giocarsi tre set point ma Johnson li salva tutti e tre. Johnson non perdona poi sul match point. Dopo questa vittoria affronterà Dimitrov per un posto in semifinale. 
 

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Micael Caviglia
Scienze della Comunicazione, scrivo su Vavel di Calcio, approfondendo la Lazio, la Premier League ed il tennis. Lo sport è cultura. Su Twitter sono qui