E' uno splendido Grigor Dimitrov quello che sul centrale del torneo di Pechino batte, nettamente, un volitivo Rafael Nadal. Una gara impeccabile, dal primo all'ultimo scambio per il bulgaro, aggressivo fin dalle prime battute della gara sul servizio del maiorchino. E' questo il fondamentale che ha deciso l'incontro, con Dimitrov che ha strappato la battuta allo spagnolo quattro volte su altrettanti tentativi nel primo set e una volta - ma decisiva - nel secondo. Per il bulgaro adesso lo scoglio Raonic in semifinale. 

Servizi ballerini in avvio di match, con l'aggressività di chi risponde che la fa da padrone. A partire meglio è Dimitrov, che nel primo gioco sorprende la battuta dello spagnolo, che non carbura con la prima. Dal secondo gioco al quinto, i break si susseguono rapidamente, con l'efficacia dei colpi di rimbalzo in risposta che prevale su una crescente qualità delle percentuali al servizio. Il maiorchino è il primo che avrebbe l'occasione - nel quinto gioco - di confermare il proprio turno, ma pecca in precisione e misura lasciando ancora al bulgaro fare gara di testa. Nadal carica a testa bassa sul lato mancino del campo dell'avversario, forzandolo a giocare con il rovescio o a spostarsi innaturalmente sul dritto: un paio di gratuiti ed un clamoroso passante di rovescio dell'iberico, aprono la strada al tre pari, ma è con due prime imprendibili ed un ace che Dimitrov conferma il vantaggio. L'intensità e la qualità degli scambi non diminuiscono affatto, ma è la scarsissima efficacia della prima di servizio di Nadal a consegnare il quarto break al bulgaro e condizionare l'esito del set (6-2). 

Set nuovo, inerzia vecchia. Nadal non riesce ad essere incisivo in risposta ed inoltre sembra subire anche il contraccolpo psicologico del parziale precedente. Attacchi corti e possibilità di passare per Dimitrov, che alla prima occasione piazza anche il quinto break consecutivo ed il nuovo vantaggio. Rispetto al passato la soglia di attenzione e concentrazione del bulgaro - soprattutto quando in vantaggio - non cala minimamente e grazie ad una buona percentuale al servizio conferma il margine (2-0). La fiducia nei propri colpi di Nadal è invece inversamente proporzionale, anche se a fatica il maiorchino ottiene il primo game in battuta dopo aver salvato un'altra palla break. Nei turni di servizio del bulgaro, l'iberico non riesce più ad essere ficcante sulla prima, subendo ancora l'altrui aggressività nel quinto e nel settimo game, quando si salva in quattro occasioni prima di chiudere e restare aggrappato alla partita. La grinta non basta allo spagnolo, che spreca due occasioni per tornare in partita, cedendo soltanto a naturale conclusione della gara (6-4). 

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