Finisce con un pizzico d'amaro in bocca il notevole percorso di Fabio Fognini al Miami Open. Rafa Nadal è in finale; approfitta del set sabbatico dell'azzurro e nel secondo è bravo a non allentare la presa. Adesso affronterà il vincente della seconda semifinale tra Federer e Kyrgios

Nadal è bravo con il servizio - slice e piatto - a costruirsi punti facili da impattare con il dritto, Fognini deve fronteggiare l'ardore del maiorchino in risposta - fantastico l'inside-out a pulire la riga di fondo - ma con il servizio ed un paio di smorzate vincenti riesce a respingerlo. Parte in deficit anche nel quarto game quando un colpo lungo ed un dritto che termina appena largo lo trasportano 0-30. Perde tempo ed appoggi con il rovescio affossandolo in rete, stesso sbaglio anche con il dritto dopo l'uncinata. E' break, male l'azzurro.

La rottura prolungata viene legittimata anche nel game successivo, il quale racconta un Fabio fermo con le gambe, in balia dell'avversario e senza convinzione. Ace, e 4-1. Luci ed ombre nel game successivo, quadrato con il servizio e con il dritto nei primi 3 punti mentre disastroso - unforced pesanti - nei successivi. Costretto ai vantaggi perde feeling con il dritto e sbaglia uno smash elementare a campo aperto. Altro break. Nadal serve e non inciampa in nessun ostacolo, il ligure non replica e dopo 25 minuti il primo set è già in cassaforte

Nadal - Fonte: @miamiopen
Nadal - Fonte: @miamiopen

Nel secondo parziale c'è subito da lottare. Fognini prova con il caro servizio ed utilizza il cross per mettere in difficoltà Rafa. Sopra 40-15 subisce un rovescio in top di Nadal magistrale e commette doppio fallo. Un gratuito regala il break point al mancino di Manacor, ma tre servizi vincenti regalano il game. La reazione è flebile ma tangibile; il ligure è più mobile e riesce a far giocare uno-due colpi in più all'avversario, il quale - in giornata di grazia - chiude comunque 40-0. Il terzo game può essere già il crocevia decisivo. Nadal spinge molto in risposta, trova angoli e profondità e sale subito 0-40. Un gran dritto inside-out e due soluzioni con i servizio - tra cui un ace - lo tengono a galla. Ai vantaggi comincia la battaglia, tra un terzo BP per l'iberico ed i gran colpi in uscita dal servizio dell'azzurro che però non riesce mai a convertire.

Due errori consecutivi gli consentono di chiudere. Le variazioni ed un buona rendita con il servizio sono le chiavi per sopravvivere al servizio, non mancano però gli errori e le fiammate di Nadal. Ancora vantaggi. Diversamente a quanto accaduto in altre situazioni, qui fioccano le palle game con la sesta che risulterà vincente; rovescio imprendibile. Nadal è perfetto con la pallina in mano, Fognini cresce. Ne è una prova l'ottavo game, dove mette in campo il meglio di sè. Dritti, accelerazioni, riesce a portare ai vantaggi Nadal ma due errori lo tradiscono. Il servizio fa l'andatura sino al 5-5. Due errori lo fanno sprofondare 0-30, è bravo a recuperare anche grazie a Nadal, vedesi lo slice troppo affettato. Il vento manda fuori il suo dropshot, il doppio fallo timbra la perdita del servizio in un momento cruciale. Il maiorchino ne approfitta, vittoria e finale

(5) R.Nadal b. F.Fognini 6-1 7-5

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez