Si tinge di qualità il venerdì di Monte-Carlo. Goffin pennella per un set e oltre, padrone del campo e della mente di Djokovic, in costante rincorsa metri dietro la riga di fondo. Poi il serbo si ancora al match, unghie sulla terra, testa bassa e ritorno. Diventa una partita, vera, in cui Goffin via via retrocede. Il terzo e decisivo set è un'altalena di emozioni, vince David Goffin, bissando l'affermazione in rimonta ottenuta con Thiem nel turno precedente. Di Djokovic, qualche lampo, comunque importante. L'avvento della stagione in rosso porta in dote sorprese inattese, è nell'ordine delle cose. Saluta Nole, come detto, prima di lui Murray e Wawrinka. La certezza, oggi, è Rafa Nadal. Batte Schwartzman, senza destare impressione. Inciampa, senza perdere il controllo dell'incontro. Vince, in due. La seconda semifinale oppone proprio Goffin e Nadal, si gioca ovviamente sul Ranieri III. Primo confronto in carriera, con lo spagnolo un passo avanti. Pronostico aperto, due profili tennistici differenti. La resistenza di Rafa, il genio di David. Si preannuncia battaglia. 

In precedenza, incrocio meno nobile, ma comunque significativo. Ramos Vinolas è uno specialista della "materia" e il suo cammino giustifica la sua presenza in semifinale. Il colpo con Murray, con un rientro incredibile - per proporzioni - nel corso del parziale decisivo, poi la conferma, ieri, con il bombardiere Cilic. Un set avanti, interrogativi e paure. Secondo parziale croato, con break in avvio di terzo a spingere Ramos sull'orlo del baratro. Da lì, filotto d'oro e penultimo atto del torneo. L'avversario è il transalpino Pouille, favorito a livello di ottavi dal ritiro di Mannarino e puntuale poi nel match con Cuevas. 60 d'apertura, qualche titubanza nel secondo, 75 al terzo, alla soglia delle due ore, per chiudere la pratica. 

Semifinali - Non prima delle 13.30 

Ramos Vinolas - Pouille 

Nadal - Goffin 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo