Si chiude al primo turno l'avventura di Paolo Lorenzi sull'erba di Germania. Ad Halle, il tennista italiano crolla al cospetto di un Alexander Zverev tirato a lucido. 59 minuti per ammirare l'indomito carattere di Lorenzi, comunque sempre sulle code di Zverev, e il talento, florido, del campioncino teutonico. 63 62 al termine, inizia al meglio uno dei possibili protagonisti del Gerry Weber Open

Lo spartito è chiaro fin dalle prime battute. Per Lorenzi è partita di rincorsa, sbanda a fondocampo, preda delle accelerazioni di A.Zverev. Il re di Roma sfodera un servizio al fulmicotone e, forte di un abbrivio importante, spara poi il secondo colpo per mettere alle corde Lorenzi. Quando è Zverev a gestire lo scambio non c'è partita. Pallina alla mano concede non più di un punto a game, difficile restare a contatto. Il set d'avvio si spezza al quarto gioco, tre punti consecutivi e il tedesco si affaccia a un passo dalla rottura. La seconda opportunità è vincente, 3-1, con firma in calce al servizio poco dopo. Zverev si mostra giocatore estremamente intelligente, gioca profondo, spinge Lorenzi nei pressi dei cartelloni pubblicitari e poi stringe l'angolo uncinando di dritto. Cross che spezza la resistenza azzurra e vale il 41. Proverbiale la tenuta mentale di Paolo, si aggrappa alla sfida, pur in difetto. Risale in un game difficile e porta a casa il secondo gioco. Si procede secondo l'ordine della battuta, Zverev inserisce il pilota automatico e piazza l'ace centrale. Falco tedesco, 63. 

Encomiabile Lorenzi. Prova a mutare un esito scritto all'alba del secondo. Muove Zverev, alterna le soluzioni. Palla corta, serve and volley, maggior efficacia con la prima, pesca dal repertorio, trae a piene mani da coraggio e immaginazione. 15/40, due palle break, Zverev trema per la prima volta. Infila quattro prime in serie, risposta da navigato fuoriclasse. Lorenzi non manda in archivio il gioco successivo - 40/30 in suo favore - e si espone allo show di Alexander. Disegna la smorzata, traccia il campo con un colpo risolutivo, colora il verde con un lob centrale che va ad impattare la riga di fondo. Inerme, Lorenzi si trova sotto 21. Nel sesto gioco, indietro 32, ha l'ultimo treno per affiancare Zverev, ma la terza palla break del set trova ancora una volta puntuale il nativo di Amburgo. Servizio, ovviamente. 42 e definitiva sbandata del treno italiano. Due doppi falli a certificare la resa, Zverev si prende partita ed applausi, una fucilata di rovescio annuncia la fine. 62. 

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Johnathan Scaffardi
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