Seconda giornata domani, a Singapore, per le finals WTA. In serata - in Italia primo pomeriggio, con primo match alle 13.30 - spazio al gruppo rosso, con la prima giocatrice del mondo ad inaugurare una competizione attesa e sulla carta molto equilibrata. Manca, come più volte sottolineato, una giocatrice in grado di catalizzare l'attenzione, di vestire i panni della favorita designata. 

Simona Halep, dopo aver coronato il suo inseguimento alla vetta della classifica entra in campo per sfidare Caroline Garcia, l'ultima eletta. La transalpina porta nel suo bagaglio asiatico un carico di fiducia non da poco. Vince da undici partite, l'ultima sconfitta - lontana ormai alcune settimane - riconduce a Tokyo - quarti di finale con la Muguruza. Di recente, titoli a Wuhan e Pechino - in finale proprio con la Halep. Pechino è dolce ricordo anche per la rumena. Primo successo in carriera con la Sharapova, semifinale di classe con la Ostapenko per sconfiggere i fantasmi del passato, abbracciare un n.1 più volte sfumato in stagione. I precedenti dicono Halep di un'incollatura - 2-1, con Simona corsara nel 2017 a Toronto - ma è difficile proporre un pronostico. Da valutare anche il recupero dopo le fatiche di stagione. Non giocano da alcuni giorni, per la Garcia il forfait a Tianjin e la richiesta di una wild card - non concessa - per il torneo di Mosca. Per la Halep, riposo stabilito per cancellare alcune scorie. 

Al termine della contesa, spazio a Svitolina e Wozniacki, una rivalità tra le più interessanti dell'anno. Analizzando le partecipanti alle finals, abbiamo elogiato la costanza della Wozniacki - rimarcando però la sua tendenza a non proporre il miglior tennis nelle fasi più delicate, con titolo in palio. Il paragone con la Svitolina rafforza l'assunto. A Dubai e Toronto, incrocio in finale, due sussulti dell'ucraina. Simile l'avvicinamento alle finals. Forfait al secondo turno ad Hong Kong per entrambe, prima qualche risultato in chiaroscuro. Svitolina non brillante a Cincinnati - 2T - e Pechino - quarti - rivedibile anche a Flushing Meadows - 4T all'US Open. Dopo il titolo a Tokyo - a spezzare una maledizione all'apparenza eterna - per Caroline KO rapido a Wuhan e 3T a Pechino. 

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Johnathan Scaffardi
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